Ciao, mi chiamo Nicola Carraro, ma per tutti sono “Nik”
Oltre a essere un musicista, da molti anni sono specializzato nell’aiutare i chitarristi a realizzare un grande sogno: diventare Chitarristi Efficaci per trovare il Loro Suono e migliorare la propria Vita.
Se vuoi capire come posso farlo devi leggere qui
LA MIA STORIA
INIZIO DELL’INIZIO
Sono nato e cresciuto in un piccolo paese di montagna, dove la gente conduce una vita semplice e dove tutto procede senza sorprese e senza grandi novità.
Dalle mie parti gli appassionati di musica non sono molti e, come potrai immaginare, quelli che suonano uno strumento sono ancora meno.
Tuttavia, per mia grande fortuna, mio padre amava molto la musica, possedeva molti dischi e addirittura si dilettava a suonare la chitarra: una vera rarità!
Senza che me ne rendessi conto davvero, la musica entrò prestissimo a far parte della mia esistenza dal momento che quasi tutte le situazioni, ordinarie e straordinarie, si svolgevano con un disco che girava in sottofondo.
Per molti anni sono stato a tutti gli effetti un ascoltatore passivo e inconsapevole, ma nonostante questo la musica stava già iniziando a mettere in atto la sua magia.
Oggi mi accorgo che molti dei miei ricordi infantili e adolescenziali sono collegati ad una bella canzone, o anche solo ad un suono.
In qualche modo amavo la musica anche se ancora non lo sapevo.
Senza volerlo imparavo a memoria i testi delle canzoni e, per quelle straniere, mi inventavo una lingua maccheronica che ricordasse i versi in inglese che sentivo.
Comunque per molti anni l’idea di suonare uno strumento non mi ha nemmeno sfiorato …era come se in qualche modo mi facesse paura, anche se il motivo non l’ho mai scoperto.
“La musica dà un’anima all’universo, ali alla mente, volo all’immaginazione e vita a tutto.” – Platone
LA SVOLTA CHE HA CAMBIATO LA MIA VITA
La mia dichiarazione d’amore.
Tra maggio e giugno del 2000 sono stato colpito da una malattia che mi ha costretto a casa per parecchio tempo. Mi trovavo in una situazione spiacevole e mi sentivo triste, ma soprattutto mi annoiavo molto.
Quasi per gioco mi venne in mente di prendere la chitarra che mio padre teneva tra l’armadio e la porta della sua camera. La portai in camera mia, mi sedetti sul lato destro del mio letto e per la prima volta imbracciai la chitarra con la giusta intenzione. Lo ricordo bene, come se fosse successo stamattina.
Non sapevo fare davvero nulla, ma trovavo grande soddisfazione anche solo nel suonare le corde a vuoto. Ognuna di esse emetteva delle vibrazioni uniche, che lo strumento trasferiva direttamente al mio corpo.
Non avevo nessun obiettivo in quel momento e nessuna ambizione musicale.
Mi accontentavo del suono delle corde libere e ciò mi bastava per stare davvero bene.
Mi sembrava di intravedere delle melodie nascoste tra quei suoni.
Ero rapito da quella sovrapposizione di frequenze.
Il suono che ottenevo mi trasportava in posti che mi sembrava di conoscere, risvegliava delle emozioni che avevo dentro e che fino ad allora non sapevo come chiamare e come gestire.
“La musica è un mezzo per esprimere emozioni senza dire una parola.” – Victor Hugo
Passai parecchie ore in questo modo e compresi chiaramente che tutto ciò che avrei fatto in seguito avrebbe avuto a che fare con la musica.
Fu una vera dichiarazione d’amore!
LE COSE INIZIANO A MUOVERSI
Umiltà e Meraviglia
Ogni volta che mi fermavo non vedevo l’ora di tornare ad immergermi in quel suono e un po’ alla volta, in modo del tutto naturale, arrivarono anche i miglioramenti.
Col tempo iniziai ad utilizzare anche la mano sinistra ottenendo così altre note e altre combinazioni. Piano piano arrivarono i primi accordi, poi il barrè e poi tutto il resto.
Il processo ha richiesto la giusta quantità di tempo e una buona dose di fatica, ma sai una cosa? Non mi sono accorto di nulla.
Per me non è stato faticoso, per il semplice fatto che ho goduto della musica dal primo istante.
Nota: a questo proposito ti invito a leggere l’articolo che ho scritto: La Fatica? E’ solo una questione di approccio!
Non ero di certo un genio e non possedevo delle doti particolari.
Il motivo della mia riuscita è stato quell’assetto mentale ricco di umiltà e meraviglia nei confronti di una cosa così grande e potente .
Il suono lo possediamo tutti: tutti noi abbiamo una personalissima idea di suono, consapevole o inconsapevole che sia e, se ci pensi bene, per scatenarlo basta la vibrazione di una corda. La musica è sempre disponibile, è lì a portata di mano ed è per tutti.
Il segreto risiede proprio nel modo in cui ci si approccia alla musica: qualsiasi cosa si stia suonando, qualunque sia il nostro livello, qualunque sia la nostra età.
Nei mesi e negli anni che sono seguiti ho potuto perfezionare la mia tecnica e arricchire le mie conoscenze attraverso l’esperienza e i vari percorsi di studio.
Ho avuto la fortuna di collaborare dal vivo con tante band e di condividere la bellezza della musica con una moltitudine di musicisti, alla fine credo che ognuno di loro con la propria visione, i propri gusti e il proprio percorso sia stato in grado di insegnarmi qualcosa di prezioso.
Che stessi lavorando su un assolo, su una qualsiasi parte di chitarra, oppure preparando il repertorio di una band con la quale suonavo, l’unico modo che ho trovato per ottenere dei risultati apprezzabili è stato continuare a tenere quell’atteggiamento di umiltà e meraviglia nei confronti della musica e del suono che potevo attivare grazie alla mia chitarra.
Ma è molto importante rimanere concentrati e focalizzati
INIZIO DELLA FINE
Perdita del focus: benvenute fatica e delusione
Improvvisamente le cose hanno iniziato a cambiare in peggio: per un certo periodo (durato alcuni anni) ho smesso di collocare la musica al centro di tutto ciò che facevo.
Frequentavo insegnanti, accademie e altri musicisti e probabilmente mi sono lasciato influenzare osservando quello che facevano loro.
Osservare e confrontarsi è giusto, ma snaturarsi e perdere la propria direzione è un grosso errore.
Ognuno ha la sua vita e segue un percorso personale. Noi abbiamo il nostro e, se riusciamo a trovarlo, per noi funzionerà sempre: non dobbiamo mai perderlo di vista.
Questa credo sia una delle differenze sostanziali che si trovano tra i grandi della chitarra e tutti gli altri chitarristi.
Nota: C’è un articolo che ti invito a leggere nel quale approfondisco a dovere la questione: Chi è il Miglior Chitarrista?
Io per alcuni anni mi sono perso e il mio rapporto con la musica è cambiato.
Improvvisamente esercitarmi mi costava fatica: era diventato un dovere.
Quando suonavo qualcosa ero concentrato solo sull’effetto finale, sugli aspetti tecnici o la complessità armonica. Il mio approccio ora era analitico e meccanico.
Non mi divertivo più.
Ogni cosa nuova mi costava un grandissimo sforzo e l’unica gratificazione l’avrei avuta soltanto alla fine, soltanto quando sarei riuscito a completare lo studio di ciò che mi ero imposto di imparare.
Oltretutto devo anche dire che raramente riuscivo a portare a compimento qualcosa, perchè, non divertendomi, vedevo solo fatica e quindi anche la motivazione se ne andava a quel paese…
In poche parole avevo perso il mio focus, cambiato il mio approccio e smarrito il mio sentiero: risultato?
Suonare non era più un piacere!
RINASCITA
Come ne sono uscito?
“Nella chitarra trovo la mia forza e la mia vulnerabilità, entrambe esposte attraverso le note.” – Jonny Greenwood
“La chitarra è la tua anima che parla… ascoltala attentamente.” – Jimi Hendrix
ChitarraMente
INSEGNAMENTO
Aspiranti chitarristi: fatica e frustrazione
Oltre all’attività musicale ho sempre dedicato buona parte del mio tempo alla didattica, infatti, se faccio i conti mi accorgo che ho trascorso oltre 15000 ore della mia vita con un allievo seduto di fronte a me.
Ogni giorno metto a disposizione le mie conoscenze, la mia esperienza e le mie capacità per trasmettere le informazioni che negli anni ho immagazzinato.
Nota: come dicevo, l’assetto mentale che decidiamo di adottare per intraprendere questa avventura è davvero cruciale, ne parlo in modo molto approfondito in questo articolo: Ecco il Giusto Approccio
Con alcuni allievi il processo è semplice e soddisfacente, perchè, a prescindere dal loro livello, hanno già l’atteggiamento giusto.
Basta passare loro le informazioni corrette nel momento opportuno e loro fanno tutto il resto. Facile facile.
Il problema vero si presenta con quelli che partono con il piede sbagliato, che, purtroppo, sono sempre stati la maggior parte.
Per loro funziona più o meno così e, se mi stai leggendo, forse ti puoi riconoscere in alcune delle seguenti voci:
- Hanno il grande sogno di suonare la chitarra, ma per loro è un’impresa durissima e macchinosa.
- Partono puntando all’obiettivo finale, perciò affrontano tutto il lavoro necessario con grande fatica e spirito di sacrificio
- Non riescono a divertirsi, perchè in ciò che fanno vedono soltanto difficoltà e frustrazione
- Si sentono negati
- Molti insistono per un po’ e poi inizia lo sconforto: cominciano a essere demotivati, i tentativi diminuiscono e alla fine desistono
- Li senti dire frasi come questa: “ci ho provato, ma la chitarra non fa per me”
- Vivranno la loro vita portandosi dietro il rimpianto di non essere stati in grado di realizzare questo sogno, senza rendersi conto che la cosa poteva tranquillamente essere nelle loro possibilità
Nota: ho anche creato un articolo dove parlo di come organizzare questo processo dal punto di vista pratico: Come Imparare a Suonare la Chitarra
- Il buon insegnate ti conosce bene e ti aiuta a migliorare la tua vita
- Trasforma le tue debolezze, ti aiuta a credere in te stesso.
- Ti porta a superare i tuoi limiti ed esalta i tuoi punti di forza.
- Ti sa motivare trasformando la frustrazione in soddisfazione e divertimento.
- Mentre lui lavora su di te, tu impari a suonare la chitarra e diventi una persona migliore
Nota: sulla pagina dedicata ai Servizi potrai trovare alcune testimonianze di persone che ho avuto la fortuna di conoscere: Servizi/Testimonianze
LA MIA MISSIONE
In che modo posso aiutare gli altri a imparare ciò che davvero serve?
Proprio così: suonare la chitarra in modo efficace significa, al di là degli aspetti tecnici, aver compiuto una crescita personale: un processo di maturazione lungo una vita intera, che se affrontato con il giusto approccio ci porterà a sviluppare delle preziosissime qualità personali, che nel tempo miglioreranno sempre di più.
In questo senso il margine di miglioramento è illimitato, infatti non esiste un traguardo quando si tratta di migliorare sè stessi e la propria vita.
Ti assicuro che non sto esagerando, è tutto vero e lo vedo accadere ogni giorno da quasi vent’anni.
La mia missione è trasmettere la consapevolezza del rapporto che si crea tra l’amore per uno strumento e il potere della musica. E’ questa combinazione che da vita alla magia. Quella scintilla da cui tutto parte e grazie alla quale la musica entrerà nella tua vita per non lasciarti mai più.
E’ una cosa talmente forte da migliorare la tua vita da subito, dalla prima nota.
Un esempio? Ok!
Da dove credi che venga il famigerato “fascino del chitarrista” (efficace)? Ci ho dedicato un articolo dettagliato, ma in due parole ti direi che questo tipo di chitarrista è una persona che mentre suona si sente bene, è felice, ha fiducia in sé stesso. E’ tutto ciò a renderlo magnetico.
Ma torniamo a noi, perchè ora voglio davvero parlarti di alcune delle qualità che ogni giorno vedo crescere nelle persone che ho la fortuna di guidare attraverso lo studio efficace della chitarra.
Passione, Cultura, Pazienza, Calma, Gentilezza, Fermezza, Capacità di ascolto, Devozione, Tenacia, Fiducia (in sé stessi e negli altri), Sensibilità, Creatività, Curiosità, Rispetto, Tolleranza, Condivisione e Autostima.
Ognuna di queste caratteristiche è strettamente collegata al nostro modo di vivere la vita e le relazioni.
Lo strumento è solo la punta dell’ iceberg, ma se impariamo come fare ci permetterà di attivare le nostre qualità e di mantenerle in vita.
In buona sostanza suonare uno strumento significa divertirsi, appassionarsi e allo stesso tempo migliiorare noi stessi e le nostre vite.
Questa è la mia missione!