Come Affrontare e Sconfiggere la Paura del Palcoscenico

Impara aTenere Sotto Controllo Ansia e Agitazione

Cibo per l'ansia : Ecco il colpevole

Palcoscenico e pubblico

Se ti è già capitato di trovarti in una situazione di pesante disagio – e scommetto di si – conoscerai molto bene i sintomi attraverso i quali si manifesta: hai presente quando tremano le mani in modo incontrollato, o quando inizi a sudare da ogni dove?

 

Ti è mai successo che le tue parole si blocchino nella gola e la tua voce diventa ridicola e tremolante? Quando accade tutto ciò è come se il nostro cervello si trasformasse in un cavallo pazzo che di colpo inizia a correre per la prateria incurante dei nostri comandi. In quel momento non possiamo fare altro che assistere al disastro ed augurarci che finisca il prima possibile.

 

E’ una sensazione molto spiacevole, sei d’accordo?

 

Normalmente quando questo fenomeno si scatena ha a che fare con la gente, che – secondo noi – potrebbe giudicarci, deriderci, commentare o essere in disaccordo con ciò che stiamo facendo.

 

Se ci pensi bene possono essere parecchie le situazioni nelle quali l’ansia e la paura si presentano impedendoci di esprimerci al meglio e di essere a nostro agio.

 

Tra gli esempi più eclatanti c’è di sicuro l’esibizione in pubblico, che spesso coincide con l’affrontare le proprie insicurezze salendo su un palcoscenico ed è proprio questo il contenuto su cui ho deciso di concentrarmi in questo articolo.

 

Scopriamo insieme quali sono alcune delle strategie e delle tecniche che ci permettono di affrontare e sconfiggere la paura del palcoscenico per imparare a tenere sotto controllo ansia e agitazione e migliorare la nostra vita.

A differenza della paura l’ansia è una reazione emotiva più vaga e indefinita, infatti capita spesso di trovarsi in una situazione di agitazione estrema senza mettere pienamente a fuoco la causa.

 

Il primo passo da fare è quello di lavorare per restringere il campo e individuare le cause principali di questa sofferenza, isolarle e combatterle per poterle infine controllare. Iniziamo?

 

Come sappiamo bene, il palcoscenico per molti di noi rappresenta un mostro imbattibile, di quelli che solo a sentirli nominare fanno sudare freddo, ma cos’è il palcoscenico? Nient’altro che un oggetto inanimato di dimensione variabile!

 

Se lo guardiamo in questa prospettiva fa già meno paura, vero? Bene, se ci pensi sai benissimo che il palcoscenico non è nulla in più di questo, quindi il problema deve essere un altro: cosa succede su un palco? Il palcoscenico è una struttura che è stata studiata per rendere più visibile/udibile l’esibizione di coloro che ci stanno sopra.

 

Chi assiste a queste esibizioni?

 

Il Pubblico!

 

 

 

 

 

 

 

Boom!!! Ora si che ci siamo. Nel nominare il pubblico ho sentito il tuo cuore accelerare il ritmo, ci stiamo avvicinando all’epicentro…senti l’ansia che arriva?

 

Andiamo avanti: da chi è composto il pubblico nella realtà?

 

  • Sconosciuti
  • Conoscenti
  • Amici
  • Amici di amici
  • Parenti più o meno stretti

 

Ecco l’ansia da prestazione, sta arrivando. Ora il pubblico vero si è trasformato e nella tua testa – e soltanto lì – sono comparse queste figure:

 

  • Persone da impressionare
  • Persone da non deludere
  • Persone che saranno attentissime  alla nostra esibizione e che saranno pronte a cogliere ogni nostro segno di esitazione
  • Persone appositamente accorse per valutare nel dettaglio la nostra qualità

 

Attacco di Ansia

 

Ci siamo, a questo punto hai perso il lume della ragione, l’ansia possiede il tuo corpo, la paura ti paralizza e i segnali iniziano a vedersi. Sei preda di un attacco di ansia e nel tuo cervello si affollano pensieri chiassosi di questo tipo:

 

  • E se sbaglio qualcosa?
  • Avrei dovuto studiare di più
  • Devo mostrare sicurezza
  • Si accorgeranno tutti della mia agitazione
  • Speriamo che non venga quella persona
  • Oddio, ci sono proprio tutti!
  • Avrò fatto la scelta giusta?
  • Ma chi me l’ha fatto fare?
  • Spero solo che tutto questo finisca…e in fretta pure!

 

Ora il delirio è davvero totale e una volta arrivati a questo punto è probabile che l’incubo diventi realtà e che le cose di cui avevi così paura diventino reali e lo sai perché? Perché in tutto questo tempo non hai fatto altro che concentrarti su quello che ti faceva paura: hai nutrito la tua ansia pensando al pubblico e vaneggiando su possibili scenari catastrofici, non credendo in te stesso, hai dubitato delle tue qualità e della tua immagine di fronte agli occhi inquisitori della gente  e altre cose simili.

 

In pratica hai utilizzato tutto il tuo tempo in modo autodistruttivo dimenticandoti dell’unica cosa davvero importante: la tua esibizione!

Esibizione : dedica la tua attenzione a ciò che conta davvero

Hai idea di quante energie hai sprecato focalizzando la tua attenzione su quei concetti di cui si è parlato nel paragrafo precedente? Bene, ora sforzati di capire che ciascuno di quegli elementi è totalmente indipendente dal nostro controllo.

 

Non puoi controllare nulla al di fuori di te stesso! Non controllerai mai i pensieri o le reazioni delle altre persone, che, come te, continueranno a vivere le loro vite con le loro preoccupazioni e i loro disagi personali. Raramente i loro pensieri avranno a che fare con te, ma comunque sia non sono affari tuoi e del resto non hai alcun potere.

 

Quindi prima di salire su un palcoscenico ci sono un paio di cose che dobbiamo capire per bene:

 

  • Ridimensionare il nostro ego: anche se ti trovi su un palcoscenico non sei al centro del mondo e la gente ha ben altro a cui pensare, non sono tutti lì per giudicare e valutare le tue azioni. Perciò rilassati 😉
  • Usa tutta la tua forza per mantenere il focus su ciò che stai per fare: focalizzati sulla tua esibizione, pregusta i tuoi momenti preferiti, pensa a ciò che vuoi comunicare e in quale modo desideri farlo: qual è il tuo messaggio e in che modo vuoi trasmetterlo?

Suonare la chitarra

Chitarra stilizzata

Se anche nella tua vita ansia e paura sono due figure molto presenti sappi che ho un’ottima notizia per te, perché anche questa volta la musica arriva in nostro soccorso per toglierci dai guai e migliorare la nostra vita.

 

Nota: Questo è un sito per chitarristi per cui nelle prossime righe parlerò della nostra amata chitarra come strumento di riferimento, ma sappi che lo stesso discorso vale per qualsiasi altro ambito.

 

Se hai avuto il privilegio di imparare a suonare la chitarra con il Giusto Approccio, sai anche che essa può rivelarsi un posto molto confortevole e rassicurante dove rifugiarsi nei momenti di difficoltà per diversi motivi:

 

  • E’ un mezzo formidabile attraverso il quale sfogare le nostre emozioni – paura e ansia comprese –
  • Ci permette di esprimere ciò che abbiamo dentro
  • E’un modo per comunicare con gli altri
  • Le sue vibrazioni ci sanno confortare e ci collegano con il mondo esterno
  • Ha un incredibile potere terapeutico e calmante

 

Poter orientare la nostra attenzione alla chitarra e alla musica fa parte delle nostre possibilità: tutti noi possediamo questo potere!

ChitarraMente

Lo sai che ho scritto un E-Book che contiene tutto ciò che occorre davvero sapere per imparare a suonare la chitarra e migliorare la tua vita? E' totalmente gratuito e se ti va lo puoi scaricare 😉

Fai la Tua scelta

Immagina una situazione tipo: per le ore 21 di stasera è prevista una tua esibizione durante la quale desideri presentare il tuo nuovo disco, un lavoro in cui credi, nel quale hai investito moltissimo tempo, idee ed emozioni.

 

Ti trovi nel locale, manca poco allo spettacolo ed è già arrivata un bel po’ di gente.

 

Vedi il palcoscenico sul quale stai per salire e inizi a sentire l’agitazione che sale.

 

Ansia e paura iniziano a bussare alla tua porta in modo sempre più insistente e senti un vago senso di nausea. 

 

Ora le cose possono andare solo in due modi:

 

  1. Ti arrendi ai tuoi pensieri ansiosi e lasci che abbiano la meglio su di te: salirai sul palcoscenico completamente a disagio e con il groppo in gola. La qualità della tua esibizione potrebbe essere danneggiata da errori stupidi mai commessi in precedenza. Dal punto di vista tecnico tenderai a suonare tutto in modo meccanico e nervoso: tenderai ad accelerare sul tempo e troverai grandi difficoltà anche nei passaggi più semplici. Sul piano emotivo invece sarai totalmente incapace e inespressivo, ti sentirai in uno stato di torpore e al pubblico non arriverà nulla di ciò che volevi trasmettere. Concluderai il concerto in tutta fretta con quel senso di amarezza di chi sa di aver sprecato una grandissima occasione
  2. Ribalti la situazione trasformando questo carico emotivo in adrenalina pura: sali sul palco con una lieve sensazione di smarrimento nel salutare il pubblico, ma ora per fortuna inizi a suonare. Da questo momento fai in modo che non esista più nulla al di fuori di ciò che stai facendo. Inizi a divertirti, il pubblico se ne accorge e nasce una sintonia. Avverti il calore e ora sei davvero a tuo agio. Tutto questo ti spinge a dare il massimo e a condividere tutto ciò che hai tramite la tua musica. Tutto questo trasporto potrebbe spingerti oltre i tuoi limiti e danneggiare la pulizia dell’esecuzione, ma non te ne curi affatto perché in questo momento ti stai giocando tutto e stai mettendo a nudo tutte le tue emozioni e sei certo che il pubblico capirà questa intenzione. Stai dando fondo a tutte le tue energie, ma non è il momento di risparmiarsi e anche se ti trovi ancora sul palcoscenico non vedi l’ora di rifarlo per provare ancora queste vibrazioni.

Come veggente non sono un granché, ma credo di sapere quale sia tra queste due opzioni la più invitante… proseguiamo e vediamo cosa si può fare nella pratica per acquisire questo potere personale

Focus

La questione del focus l’avevo già anticipata nei paragrafi sopra, ma è così importante che vale la pena ripetersi ed approfondire.

 

Con il termine focus indico la nostra capacità di indirizzare la nostra attenzione su un determinato particolare che merita di essere messo in primo piano.

 

Ogni giorno, attraverso i nostri sensi, utilizziamo questa abilità straordinaria in molti modi diversi come quando, ad esempio, riusciamo a distinguere un determinato oggetto tra tanti altri, o una voce tra una folla.

 

Si può parlare di focus anche quando ci si concentra su un unico pensiero – negativo o positivo che sia – facendo in modo che ci insegua per tutta la giornata, o che diventi uno scomodo compagno per le nostre nottate…insomma, come avrai capito il fatto di concentrare la nostra attenzione su ciò che desideriamo fa parte dei nostri poteri ed è una cosa che sappiamo già fare piuttosto bene.

 

Dobbiamo solo rendere il nostro focus più consapevole e questo è a portata di pensiero: è solo una questione di allenamento.

 

Inizia con un piccolo esperimento: se non hai mai suonato su un palcoscenico o se anche solo l’idea ti pietrifica,  pianifica una brevissima esibizione davanti ad un piccolissimo pubblico. Stabilisci in anticipo quali sono gli aspetti sui quali vorrai concentrare il tuo focus durante la performance, scrivili e sforzati di tenere fede a questo “patto”. Prendi un quaderno e rispondi a queste domande:

 

  • A cosa pensavo prima della mia esibizione?
  • Ce l’ho fatta a mantenere il focus su ciò che volevo?
  • E’ stato divertente? Perché?
  • Cosa (se è successo) ha distolto la mia concentrazione? Perchè?
  • Cosa posso migliorare?

 

Ripeti questo esercizio più volte aumentando gradualmente la difficoltà

 

 

Nota: in questo paragrafo e nel successivo si parla di aspetti che potremmo considerare vitali per poter realizzare l’obiettivo che ci imponiamo. Svilupparli è quindi importantissimo e sarà facile farlo se manteniamo la Mentalità del Principiante. In questo articolo ti spiego come si fa: Leggi l’Articolo

Ascolto

Ascolto

Una cosa che ti aiuterà moltissimo a mantenere il focus è l’ascolto.

 

Ascolto e focus sono strettamente collegati, perché in entrambi i casi si tratta di canalizzare la nostra attenzione.

 

Ascoltare attivamente significa preoccuparsi unicamente di quello che si suona e delle sensazioni collegate ad esso:

 

  • Tattili: cosa sentono le tue mani? Avverti il movimento delle tue dita? Cerca quel movimento fluido e sicuro che sei riuscito a sviluppare mentre ti preparavi per la tua esibizione
  • Uditive: in quale modo la chitarra risponde al tocco delle tue mani? Lo senti il suono che si propaga nell’aria e che riempie tutta la stanza? Ricerca in ogni momento quel timbro che tanto ti piace – nessun compromesso –
  • Emozionali: come ti senti? Riesci ad avvertire le vibrazioni delle corde della chitarra? Commuoviti, gioisci, divertiti, comunica…Cerca di regalare e condividere le tue emozioni!

 

Quando sali sul palcoscenico escludi tutto il resto e preoccupati solo di ciò che senti: Ascolto

 

Un modo per sviluppare questa attenzione è iniziare in una situazione di comfort, suona la tua musica in un contesto di totale relax e sforzati di ascoltare attivamente tutto quello che puoi. Prendi nota di  tutte le sensazioni tattili, uditive ed emozionali che ne derivano e fai in modo che diventino dei punti di riferimento da richiamare alla tua mente in ogni situazione: ci sei tu e la tua chitarra, questo è tutto quello che ti serve. Il resto viene in secondo piano – Nessun compromesso –

 

Anche in questo caso inizia gradualmente e un po’ alla volta inizia ad esporti a tutte quelle situazioni che fino ad ora ti hanno fatto sentire in “pericolo”

 

Respirazione

Respiro

Un altro aspetto da non trascurare  quando si sale sul palcoscenico è senz’altro la respirazione.

 

Gestire correttamente il respiro aiuta moltissimo a tenere sotto controllo il nostro stato mentale durante l’esibizione, perché oltre a fornirci la corretta ossigenazione fa in modo di riportarci ad uno stato ottimale di lucidità.

 

Quando siamo in preda al panico scatenato dall’ansia i nostri battiti accelerano, il respiro diventa affannoso e irregolare e la nostra performance ne uscirà compromessa. Ti troverai a trattenere il respiro anche mentre esegui i passaggi più semplici, passerai la maggior parte del tempo in apnea, sarai meno lucido e questo non farà altro che aumentare la sensazione di panico. In pratica si innesca un circolo vizioso che è fatto di ansia , respirazione scorretta , e panico.

 

L’aspetto buffo di tutta questa faccenda è che spesso non ci facciamo caso, infatti tendiamo a cercare mille soluzioni che spesso peggiorano la situazione, quando – di fatto – basterebbe ricordarsi di respirare!

 

Controllare la respirazione significa fare in modo che il nostro respiro sia costante e regolare, o comunque consapevole. Durante la nostra esibizione potrebbero esserci dei momenti nei quali decidiamo di alzare il ritmo per dare un maggior impatto emotivo alla nostra performance e in questo caso anche la respirazione aumenterà di intensità per adeguarsi e tenere il passo con il trasporto del momento, ma è fondamentale che la cosa avvenga in modo naturale e non sia fuori controllo.

 

Inoltre ti posso dire che la respirazione viene in nostro soccorso anche nei momenti più concitati che precedono la nostra esibizione sul palcoscenico. Ho già parlato abbondantemente di tutto ciò che, ingiustamente, affolla il nostro cervello in determinati momenti e ora ti dico che un modo per mettere a tacere tutto questo è anche quelo di cercare di concentrarsi sul respiro e di stabilizzarlo.

 

Prova a respirare in modo lento, profondo e regolare per almeno 90 secondi e poi scrivi come ti senti.

 

Ora ripeti lo stesso lavoro sul respiro in una situazione di tensione maggiore e ripeti finché non ritorni  nello stato ottimanle.

 

Anche in questo caso lavora per aumentare gradualmente la difficoltà

Relax

Relax

Quando parlo di relax mi riferisco all’esatto contrario della tensione, il relax infatti è la logica conseguenza di tutto il lavoro svolto finora.

Se ci pensi bene, un approccio rilassato ci dona moltissimi vantaggi che si riveleranno dei preziosissimi alleati nelle nostre esibizioni su un palcoscenico.

Quando siamo rilassati siamo in controllo – fisico ed emotivo – , siamo fluidi nei movimenti, siamo più lucidi, la nostra mente diventa più libera e creativa, siamo più pronti, siamo previdenti e soprattutto non abbiamo paura!

Ricorda: “Sai fare davvero una cosa solo quando sei rilassato nel farla”

La frase che ho scritto sopra vale davvero per tutto: suonare una parte con la chitarra, guidare un auto, sciare, riparare un frigorifero o infilarsi un pigiama…pensaci!

Ogni volta che suoniamo qualcosa dobbiamo fare in modo di padroneggiarla fino al punto di essere rilassati. Questo è il segreto!

 

Nota: tutto questo si collega benissimo ad un altro articolo che ho scritto dove parlo dettagliatamente di come procedere nella pratica per sviluppare queste capacità. Ecco il link: Vuoi Migliorare Subito con la Chitarra? Impara l’Arte del Togliere

Come ho scritto in un altro paragrafo, un segnale di ansia e tensione emerge senz’altro dal modo in cui si sta sul tempo. Quando siamo agitati tutto ciò che facciamo risulta frenetico e accelerato, tendiamo sempre ad anticipare le note che dobbiamo suonare. Il relax è l’opposto perché ci da una visione più lucida e ampia dello spazio nel quale la nota dovrà essere inserita permettendoci di gestire liberamente la nostra esecuzione ritmica in funzione del nostro gusto personale e di ciò che il brano richiede.

 

Prova a notare il livello di confidenza che hai raggiunto nel suonare determinate cose: per questo esperimento potresti utilizzare una parte di chitarra che suoni da sempre e che potresti fare ad occhi chiusi. Hai presente quella sensazione di controllo totale? E’ diventato un gioco e ora ti senti davvero libero. Potresti suonare questa parte in qualsiasi situazione, anche a testa in giù, oppure potresti agevolmente sostituire alcune note o delle parti ritmiche in base alla creatività del momento ecc… questo è il relax .

 

Ora prova con altre cose, ma assicurati di raggiungere lo stesso stato di relax esecutivo, questa è la chiave per suonare in modo efficace qualsiasi cosa.

 

Quando salirai sul palcoscenico controlla le tue reazioni e chiediti: “Sono rilassato/a?” La risposta deve essere “Sì” – nulla di meno!

Conclusioni

Ho già speso moltissime parole per approfondire l’argomento principe di questo articolo che parla di come affrontare e sconfiggere la paura del palcoscenico. Ho voluto essere molto dettagliato e approfondire i vari argomenti perché vedo ogni giorno che questo discorso spaventa molti di noi e per qualcuno rappresenta addirittura uno scoglio insormontabile.

 

Arrivati a questo punto credo valga la pena fare un ulteriore sforzo per riepilogare i punti salienti e non lasciare nulla al caso.

 

Salire su un palcoscenico rappresenta una grandissima sfida per tutti, perché in qualche modo ci si espone senza alcune difese al giudizio del pubblico, che, insieme alla nostra insicurezza, rappresenta il tasto perfetto per far scattare ansia e paura nella nostra mente.

 

Esistono tuttavia delle armi formidabili, tramite le quali possiamo sconfiggere il panico e volgere la situazione a nostro vantaggio per rendere ogni esibizione un’esperienza speciale e indimenticabile.

 

Focus : sviluppa la tua capacità di mettere a fuoco ciò che conta e sbarazzati di tutto il superfluo

 

Ascolto : impara ad ascoltare con tutto il corpo e concentrati sulla tua musica e su ciò che vuoi trasmettere

 

Respirazione : tieni sotto controllo il tuo respiro per mantenerti in uno stato di lucidità e non diventare una facile preda degli eventi

 

Relax : e’ la conseguenza di tutto ciò che si è detto fino ad ora. Il relax è una condizione: quello stato ottimale di comfort e fiducia in noi stessi che ci permette di essere liberi e disinvolti in ogni cosa che facciamo.

 

Per me è stato molto divertente scrivere questo articolo, perché mi ha riportato alla mia esperienza personale, ma allo stesso tempo mi ha fatto ripensare ad alcuni vecchi allievi che ancora porto nel cuore e al modo in cui sono riusciti a superare questa sfida.

 

Sono certo che ciò che ho scritto aiuterà moltissimo anche te che stai leggendo, ce la farai!

 

Fammi sapere nei commenti quali sono le tue esperienze o le tue riflessioni.

 

A presto!

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